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venerdì 18 maggio 2012

Vittorio

e uno dei suoi scherzi
così ti vedo sdraiato nella vasca tiepida di Petriolo
e ieri anche su un furgoncino bianco

ti vedo e so che non sei tu

come alla Coop di Rosia vedo Manuela davanti alla verdura e tanti altri 
che sembrano volti conosciuti, sembrano linee famigliari

uno scherzo della mente che definisce e ama le definizioni conosciute
come ama camminare pensieri pensati
comodi come tane usate e formate 

mentre cambia la mia cantilena e 
bene diviene bène
adesso diviene ora
stamattina diviene stamani
e così diviene sicchè
sono andato diviene andai
gridare diviene berciare
e diritto addritto
e stretto strinto

la nebbia diviene chiarezza
il grigiore azzurro pieno


così mi ricordo, eppure tutto cambia
io resto a compiere giravolte, solo in un punto solo
e vado
alla tomba di lei dove chiamo e richiamo
e torna e ritorna ancora

il luartiis, ortiche e rovi e le punte che salgono al cielo
spirali 

ti saluto Vittorio, che sei qui e non sei qui.