così ti vedo sdraiato nella vasca tiepida di Petriolo
e ieri anche su un furgoncino bianco
ti vedo e so che non sei tu
come alla Coop di Rosia vedo Manuela davanti alla verdura e tanti altri
che sembrano volti conosciuti, sembrano linee famigliari
uno scherzo della mente che definisce e ama le definizioni conosciute
come ama camminare pensieri pensati
comodi come tane usate e formate
mentre cambia la mia cantilena e
bene diviene bène
adesso diviene ora
stamattina diviene stamani
e così diviene sicchè
sono andato diviene andai
gridare diviene berciare
e diritto addritto
e stretto strinto
la nebbia diviene chiarezza
il grigiore azzurro pieno
così mi ricordo, eppure tutto cambia
io resto a compiere giravolte, solo in un punto solo
e vado
alla tomba di lei dove chiamo e richiamo
e torna e ritorna ancora
il luartiis, ortiche e rovi e le punte che salgono al cielo
spirali
ti saluto Vittorio, che sei qui e non sei qui.