lasciare andare
non so dire se scelto o non scelto, questo calvario prosegue
ora
ieri sera la chiamata al 118 perchè il respiro era roco, continuava a vomitare acqua
poi le infermiere, la pompa sottocute che manda in continuazione i farmaci in circolo
la pipì che non c'è più
l'edema polmonare
l'inizio di scompenso cardiaco
e il tuo cuore che batte, batte veloce e forte
la stufa che affumica la casa
sono due giorni che si è intasato qualcosa e il fumo ritorna in casa
sono due giorni.
le carte di mio padre girano e rigirano
la pinapola, il re bello
il settebello
tutto che gira, come il suo sguardo,
in cerca delle tracce di vita, le tracce di lei
le borsine piene di scatolette di fiale, aghi arancioni, azzurri
azzurri come il bordo degli occhi di lei
io sono in pace, mamma, puoi lasciare questo peso o puoi portarlo ancora il tempo che serve a te,
io sono in pace, ti bagno le labbra e mi piace ancora vederti muovere le braccia lunghe e asciutte
cerchi qualcosa da fare con ampi movimenti
qualcosa che immagini o ricordi
io non cerco nulla, mamma.
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