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domenica 2 dicembre 2012

Il destino

Uno spazio, lento, come lento l'andare
così inizia il nuovo tempo

mi ha detto, lei, che il significato è fermarsi
la richiesta è rallentare, non fare alcunchè fuori e rivolgere
ri volgere
dentro lo sguardo
dentro l'attesa

ho riflettutto stamani queste parole
che dette dalla voce gentile di un essere stanco e affranto
mi hanno indicato un percorso, suggerito un piccolo sentiero

e ho pensato
penso di avere pensato
che il destino a livello di anima fosse già compiuto
che fosse rimasto solamente un brandello, la vita di lui che non vuole vivere
e rimane qui solo per dare significato al mio precario essere qui

allora prende forma anche la voce di lui, quell'altro
che dice "mettiti i pesi, altrimenti voli via"
prende forma il senso di precario, di instabile, di confine, di bilico

tutte belle parole, tutte affini allo stare di un'anima che già ha salvato se stessa
dalla bruttura dell'andar via senza coscienza

ora mi chiedo e indago

ma la direzione è quella dello stare ferma
niente spinte della volontà

solo ferma, come zazen ma senza zazen
per lasciare che lei, Lei, Domina, domini

e scelga se restare per altro Nobile destino

oppure sciogliere i nodi allentati
e svelare le vele
via

che nessuno si perda è scritto in me

allora rallento
mangio avena la mattina e riso integrale a pranzo
osservo le loro risate, i loro modi in via di modellamento
e cerco il lento
il non fare
il non opporre

non opporsi al non opporre


e lasciare che sorga il silenzio del Nuovo Destino.

Sei Lei vorrà scegliere...