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venerdì 9 dicembre 2011

alleggerirsi

e andare
lasciare andare

non so dire se scelto o non scelto, questo calvario prosegue

ora

ieri sera la chiamata al 118 perchè il respiro era roco, continuava a vomitare acqua
poi le infermiere, la pompa sottocute che manda in continuazione i farmaci in circolo
la pipì che non c'è più
l'edema polmonare
l'inizio di scompenso cardiaco

e il tuo cuore che batte, batte veloce e forte

la stufa che affumica la casa
sono due giorni che si è intasato qualcosa e il fumo ritorna in casa

sono due giorni.

le carte di mio padre girano e rigirano
la pinapola, il re bello

il settebello

tutto che gira, come il suo sguardo,
in cerca delle tracce di vita, le tracce di lei

le borsine piene di scatolette di fiale, aghi arancioni, azzurri

azzurri come il bordo degli occhi di lei

io sono in pace, mamma, puoi lasciare questo peso o puoi portarlo ancora il tempo che serve a te,
io sono in pace, ti bagno le labbra e mi piace ancora vederti muovere le braccia lunghe e asciutte

cerchi qualcosa da fare con ampi movimenti
qualcosa che immagini o ricordi

io non cerco nulla, mamma.


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